Diritti dei minori stranieri non accompagnati, la Carta di San Gimignano al Parlamento europeo
28 giugno 2017 | articolo di Donatella Coccoli per Left
Durante il 2016 sono sbarcati in Italia 28.200 minori di cui il 91%, cioè 25.800, risultavano non accompagnati o comunque separati dai genitori. I dati Unicef fotografano una realtà che diventa allarmante anno dopo anno. Nel corso del 2015 infatti erano meno della metà, 12.360. Bambini e adolescenti in fuga da povertà e violenza, in larga parte provenienti da quattro Paesi: Eritrea, Gambia, Egitto e Nigeria. Ma sempre nel 2016 sono letteralmente scomparsi dall’Europa 10mila minori non accompagnati, di cui 5mila in Italia. Inghiottiti nel silenzio delle istituzioni che dovrebbero pensare ad accoglierli. Vista la rete criminale che prolifera attorno alla prostituzione o allo spaccio di stupefacenti e che si serve in gran parte dei minori stranieri, è chiaro che occorre mettere in campo una forte azione di contrasto. Che non è solo quella affidata alle forze dell’ordine o alla magistratura ma che deve essere anche di carattere culturale in modo da far pressione sui singoli Stati dell’Unione europea.
Questo è l’obiettivo che si propone una iniziativa nata dal basso, da operatori del terzo settore venuti a contatto negli anni passati con tanti ragazzi provenienti da Paesi stranieri e che ha trovato nell’amministrazione di San Gimignano (Siena) un valido sostenitore.
Ecco dunque la Carta europea dei diritti dei minori stranieri non accompagnati, promossa dall’associazione Carretera Central dopo l’esperienza felice del Festival dei circhi sociali Circomondo in collaborazione, appunto con il comune senese. Alla Carta hanno aderito diverse associazioni come l’Arci e l’Asgi,la Cnca e tra i media, anche Left.
Oggi l’intero progetto viene presentato al Parlamento europeo con, tra gli altri, il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, Adriano Scarpelli, presidente di Carretera Central e le parlamentari europee Elly Schlein e Cécile Kyenge.
La Carta che per il momento è una bozza, sarà definita ulteriormente in un seminario internazionale che si terrà in autunno a San Gimignano.
L’appuntamento di oggi, secondo gli organizzatori, è una tappa importante, perché portare un progetto ideato da tanti operatori del terzo settore, giuristi, esperti italiani, al Parlamento europeo su un tema così importante, è la dimostrazione del fatto che il nostro Paese, al di là delle ondate xenofobe della Lega o anche, del M5s, è comunque orientato ad una politica dell’accoglienza che nel caso dei minori, punti esclusivamente al loro interesse superiore.
Tra le proposte da inserire nella Carta, si prevedono, nuove vie legali di ingresso e di soggiorno nel territorio dell’Ue anche con il rilascio di visti per motivi umanitari. Per i minori non accompagnati si potrebbe poi prevedere, si legge nella bozza, anche un “visto automatico” che permetta loro anche una maggiore libertà di movimento e di circolazione, sempre nel rispetto del loro superiore interesse. E naturalmente strumenti per garantire la loro identificazione, il ricongiungimento familiare, l’ospitalità in strutture ideone, formazione. Per tutto questo, si prevede la creazione di un fondo europeo che contribuisca alla loro accoglienza e alla loro tutela.