28 gennaio 2016 | articolo per SIR, Servizio Informazione Religiosa
Una “Carta dei diritti dei minori migranti non accompagnati” che “porti a prendere coscienza della loro esistenza anche a livello europeo e a metterli in condizione di costruirsi un futuro migliore rispetto a quello da cui fuggono”. È l’obiettivo dichiarato dai promotori di Circomondo, Festival internazionale di circo sociale, ospitato lo scorso giugno a San Gimignano, lanciato oggi dalla stessa città come “prosecuzione naturale di una manifestazione che ha acceso per la seconda edizione – dopo la prima svoltasi a Siena nel gennaio 2012 – i riflettori sui diritti dell’infanzia nel mondo e il recupero attraverso l’arte circense di bambini e ragazzi a rischio di emarginazione sociale in tanti Paesi”. Le linee guida della “Carta di San Gimignano” sono state illustrate nella sala del consiglio comunale. La Carta “punta a favorire la libertà di movimento e di autonomia, evitando di relegare minori non accompagnati in un unico Stato, attraverso un ‘visto automatico’ che permetta maggiore rintracciabilità; la creazione di un fondo europeo che metta a disposizione risorse per il sostegno dei migranti minori non accompagnati attraverso strutture di ospitalità, assistenza burocratica, mantenimento dei contatti con la famiglia, formazione di base e scolarizzazione”; lo snellimento delle pratiche di affidamento temporaneo; “il superamento del concetto di famiglia così come intesa nell’ordinamento italiano ed europeo, al fine di riconoscere anche nuclei familiari allargati”. Un passaggio, questo, tutto da chiarire.
“L’idea di non esaurire l’esperienza umana, sociale e interculturale di Circomondo con la fine del Festival – ha spiegato Adriano Scarpelli, presidente di Carretera Central – è nata durante la conferenza sulla condizione dei minori profughi in Italia e nel mondo che si è svolta a San Gimignano a giugno. Quell’appuntamento ha evidenziato, in tutta la sua drammaticità, la condizione dei minori migranti non accompagnati, avviando una riflessione che ha gettato le basi per una Carta dei diritti di cui oggi abbiamo presentato le linee guida”. “San Gimignano – ha sottolineato Giacomo Bassi, sindaco di San Gimignano – non vuole essere solo un luogo bello da vedere, ma anche da ascoltare e per fare questo dobbiamo avere e diffondere valori e messaggi come questo, basati su solidarietà e verso un nuovo umanesimo”.